C’era una volta la bicicletta
di Roberto Babini
La bici è un mezzo comune nella vita di tutti i
giorni, la usiamo per andare a comprare il giornale o per fare la spesa.
E’ il mezzo di locomozione più utilizzato e diffuso
nel mondo e non so quanti si siano mai chiesti a chi, per primo, venne in
mente di unire un telaio alle due ruote e creare così la favola della
bicicletta.
A mia volta animato da curiosità mi sono cimentato
in una ricerca e proverò a farne un riassunto, in pillole.
Come in ogni favola che si rispetti, si inizia con il fatidico “c’era una volta”.
Come in ogni favola che si rispetti, si inizia con il fatidico “c’era una volta”.
Codice Atlantico |
Ebbene, c’era una volta un genio, pardon in questo caso è
d’obbligo usare la maiuscola, un Genio dicevamo poiché parliamo del sommo
Leonardo da Vinci; senza dubbio un uomo avanti di un secolo rispetto ai suoi
tempi.
Leonardo ideò diverse macchine mosse dalla forza
delle leve e da quella dell’uomo, risalendo al “Codice Da Vinci”, per la
precisione al “Codice Atlantico” troviamo nel II Tomo al foglio 133 il primo
disegno compiuto di un mezzo che possiamo definire una “bicicletta”, lo schizzo
appare già completo di tutti gli elementi con i quali ci immaginiamo oggi una
bici quindi pedali, catena, mozzi, correva l’anno 1490.
Per la costruzione “fisica” vera e propria di un
mezzo dobbiamo attendere ancora 300 anni ed arrivare fino all’anno 1791.