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domenica 22 luglio 2012


Corbezzoli, ho la gomma a terra.

Di Roberto Babini Ciclo Guide Lugo

E’ una disdetta lo so, ma quante volte vi è capitato di uscire per fare una pedalata ed incappare nell’inconveniente della gomma a terra ?
Magari con la fantozziana nuvoletta a far capolino in attesa dello sfortunato ed appiedato ciclista !!
I più scaramantici staranno già pensando ad atti cabalistici, ed intenti a “toccare” parti meno nobili ma la foratura resta l’inconveniente più frequente della pratica ciclistica.
I meno esperti sono soliti chiedere aiuto agli amici e, sono certo di questo, il gentil sesso ha molte probabilità di potersi trarre d’impaccio senza doversi sporcare le manine grazie ai solerti ed aitanti ciclisti del sopravvalutato “sesso forte”.
Eppure non occorre essere fisici nucleari oppure esperti in astronautica per riuscire a rimediare al problema e tornare alla base pedalando, anziché spingendo.
Dirò senza dubbio cose scontate per i più che, appassionati, sono sulle strade asfaltate o sterrate ad ogni occasione e quindi abituati a questi inconvenienti e senza l’intenzione di farne un corso di bricolage cercherò di fornire alcune indicazioni pratiche e spicciole che siano alla portata di tutti coloro che viceversa si trovano più in difficoltà.

Attrezzi utili.
Iniziamo con il dire che qualsiasi negozio di cicli è in grado di fornire i materiali che sto per elencare che (in genere) sono messi in commercio sotto forma di kit già completo.
Il kit normalmente viene fornito di apposita custodia che può essere allegata alla bici tramite un aggancio da posizionare nel sottosella ma non è una regola, la custodia può facilmente essere riposta anche in uno zainetto, nel cestino della bici etc.. etc.. non c’è limite all’inventiva.
Sarebbe opportuno per tutti non uscire mai di casa con la bici senza questi attrezzi se si pensa di fare una lunga escursione.
Un kit completo che possa metterci in grado di intervenire dovrebbe essere composto da:
Ø          02 estrattori (o cacciagomme);
(servono per estrarre il pneumatico dal cerchio della ruota)
Ø          01 camera d’aria di ricambio;
(ovviamente per sostituire quella forato)
Ø          01 scatoletta di toppe per camera d’aria;
(servono per rattoppare le forature)
Ø          01 tubetto di mastice a presa rapida;
(serve per incollare la toppa alla camera d’aria)
Ø          01 quadretto di carta vetrata;
(serve per raschiare la camera d’aria prima di applicare il mastice)
Ø          01 bomboletta di aria compressa;
(serve per rigonfiare la camera d’aria al posto della pompa)
Ø          01 raccordo per bomboletta aria compressa;
(serve per agganciare la bomboletta alla valvola della camera d’aria)
Ø          01 pompa tradizionale per il gonfiaggio a mano;
(serve al posto della bomboletta per chi preferisce “l’olio di gomito”)
Ø          01 attrezzo multiuso;
(piccolo kit di chiavi che serve per avvitare, svitare o altro all’occorrenza)

Fasi dell’operazione.
Come detto non si tratta di pianificare lo sbarco in Normandia ma semplicemente di sostituire il pneumatico bucato con uno nuovo oppure di rattopparlo.
La bici, di norma, è composta da due ruote, comunque le operazioni che vado ad elencare si riferiscono alla ruota posteriore poiché, per necessità e completezza, comprendono anche le operazioni relative allo smontaggio e rimontaggio derivanti dalla presenza del pacco pignone e del cambio/catena.
Un fai da te diviso in 19 punti riassuntivi descritti e documentati visivamente.

Gomma a terra ! Dopo aver sprecato inutilmente il tempo per le imprecazioni del caso ed aver constatato che a nulla servono per rimediare al problema, armati del kit di cui sopra possiamo procedere come segue:
1 – Catena
Posizionare la catena sul pignone più piccolo per facilitare le operazioni di estrazione e del successivo reinserimento della ruota, ovviamente questa operazione non serve se la foratura è nella ruota anteriore e quindi priva del pignone.

2 - Freno
Sganciare il cavo del freno ed allontanare i pattini freno il più possibile dal cerchio per evitare che tocchino la gomma quando si estrae la ruota.
Per i fortunelli dotati di freno a disco quest’ultima operazione non è necessaria.
 
3 – Sgancio
Sbloccare lo sgancio rapido che fissa la ruota al telaio, per chi ne fosse sprovvisto tornerà utile l’attrezzo multiuso che (è bene verificarlo al momento dell’acquisto) dovrebbe essere fornito di chiave della misura giusta per allentare il bullone che fissa la ruota.
Sfilare la ruota cercando di fare attenzione a non piegare il cambio o rompere la catena.
Nuovamente ovvio, questa operazione non serve se la foratura è nella ruota anteriore e quindi priva del pignone.

4 – Sgonfiaggio.
A meno che la camera d’aria non sia già completamente a terra, procedere allo sgonfiaggio completo utilizzando la valvola apposita.
5 – Estrazione Pneumatico
Utilizzando gli estrattori (o cacciagomme) sfilare il pneumatico dalla sua sede da un solo lato.

6 – Rimozione rondella della valvola.
Svitare la rondella che tiene fissata la valvola di gonfiaggio/gonfiaggio e conservarla da parte.
La rondella serve per evitare che la camera d’aria (quando gonfia) possa essere soggetta a spostamenti poichè causerebbe la rottura della stessa ma dovendo rimuoverla poiché già forata ora ci sarebbe d’intralcio.

7 – Estrazione camera d’aria.
Rimuovere la camera d’aria dalla sua sede sfilandola completamente ed estraendola.

8 – Gonfiaggio camera d’aria forata.
Dopo averla estratta, con l’ausilio della pompa in dotazione procedere a rigonfiare abbondantemente la camera d’aria forata.
Può sembrare un’assurdità eppure ha una funzione utilissima poiché ci consente di verificare il punto esatto dove la foratura è avvenuta (a meno che il foro non sia tanto grande da rendere la cosa palese senza gonfiarla).
Rendersi conto di dove si trova il foro è vitale per procedere all’operazione successiva.

9 – Cercare la “spina”.
Verificato l’entità del danno e soprattutto di dove questo è avvenuto è vitale ricercare all’interno del pneumatico la presenza di un eventuale intruso.
Piccoli chiodi, spille, spine di vario tipo, piccoli pezzetti di vetro possono restare conficcati nel pneumatico e sono pronte a “colpire” nuovamente e causare una nuova foratura e chi non ha provveduto a fare questa ricerca si è amaramente pentito. !!!

10 – Raschiatura
Individuato il foro sulla camera d’aria, con la carta vetrata sfregare per irruvidire la superficie dove si trova il foro in modo che il mastice possa poi fare una maggiore presa.
La raschiatura dovrà essere di superficie maggiore rispetto alla toppa da applicare.
Va da sé che chi ha una camera d’aria di ricambio può anche evitare di applicare la toppa e riparare la camera d’aria e può evitare i passaggi n.° 10 – 11 – 12.

11 – Mastice.
Su una superficie sufficientemente più grande della toppa da applicare, stendere un velo di mastice facendo attenzione a non toccarlo, il grasso delle mani può ridurne la capacità adesiva (specie con le mani sporche del grasso di catena) e poi magari potremmo distrattamente stropicciarci in volto per poi pentirci J.
Attendere che il mastice sia asciutto.


 12 – La Toppa.
Posizionare la toppa e schiacciarla energicamente contro la camera d’aria, usando magari una superficie d’appoggio (la pompa ad esempio) spingendo particolarmente i bordi.
Rimuovere la pellicola trasparente delicatamente verificando che la toppa resti attaccata alla camera d’aria.

13 – Leggero gonfiaggio.
prima di riposizionare in sede la camera d'aria riparata o la nuova camera d'aria sostitutiva, rigonfiare la camera d’aria leggermente (in modo che non sia completamente sgonfia), questo consente una migliore gestione del riposizionamento in sede.

14 – Posizionamento camera.
Riposizionare la camera d’aria leggermente gonfiata all’interno del pneumatico e del cerchio usando l’accorgimento di inserire per prima cosa la valvola di gonfiaggio/sgonfiaggio nella sua sede e riavvitare la vite alla valvola.

15 – Inserimento Pneumatico.
Con l’ausilio delle mani e (se necessario) con l’estrattore (cacciagomme) reinserire il pneumatico nella sua sede all’interno del cerchio.

16 – Gonfiaggio completo.
Rigonfiare completamente la camera d’aria utilizzando la bomboletta d’aria compressa e l’apposito raccordo, oppure per chi ne fosse sprovvisto la buona vecchia e fida pompa.

17 – Rimontare la ruota.
Riposizionare la ruota nella sua sede originale, facendo attenzione al pignone ed alla posizione della catena (ovviamente questo non serve per la ruota anteriore) e che la ruota sia ben centrata.

18 – Fissaggio.
Serrare lo sgancio rapido o riavvitare il bullone di fissaggio.

19 – Non dimenticate il freno
Non dimenticare di fissare nuovamente il cavo del freno !!

Magari prima di risalire, è opportuno fare un giro di pedale per verificare che il cambio e la catena siano ben assestati.

La bici è pronta e quindi in sella.