Corbezzoli, ho la gomma a terra.
Di Roberto Babini Ciclo Guide Lugo
E’ una disdetta lo so, ma quante volte vi è
capitato di uscire per fare una pedalata ed incappare nell’inconveniente della
gomma a terra ?
Magari con la fantozziana nuvoletta a far capolino
in attesa dello sfortunato ed appiedato ciclista !!
I più scaramantici staranno già pensando ad atti
cabalistici, ed intenti a “toccare” parti meno nobili ma la foratura resta
l’inconveniente più frequente della pratica ciclistica.
I meno esperti sono soliti chiedere aiuto agli amici
e, sono certo di questo, il gentil sesso ha molte probabilità di potersi trarre
d’impaccio senza doversi sporcare le manine grazie ai solerti ed aitanti
ciclisti del sopravvalutato “sesso forte”.
Eppure non occorre essere fisici nucleari oppure
esperti in astronautica per riuscire a rimediare al problema e tornare alla
base pedalando, anziché spingendo.
Dirò
senza dubbio cose scontate per i più che, appassionati, sono sulle strade
asfaltate o sterrate ad ogni occasione e quindi abituati a questi inconvenienti
e senza l’intenzione di farne un corso di bricolage cercherò di fornire alcune
indicazioni pratiche e spicciole che siano alla portata di tutti coloro che
viceversa si trovano più in difficoltà.
Attrezzi utili.
Iniziamo
con il dire che qualsiasi negozio di cicli è in grado di fornire i materiali
che sto per elencare che (in genere) sono messi in commercio sotto forma di kit
già completo.
Il
kit normalmente viene fornito di apposita custodia che può essere allegata alla
bici tramite un aggancio da posizionare nel sottosella ma non è una regola, la
custodia può facilmente essere riposta anche in uno zainetto, nel cestino della
bici etc.. etc.. non c’è limite all’inventiva.
Sarebbe
opportuno per tutti non uscire mai di casa con la bici senza questi attrezzi se
si pensa di fare una lunga escursione.
Un kit completo che possa metterci in grado di
intervenire dovrebbe essere composto da:
Ø
02 estrattori (o cacciagomme);
(servono per
estrarre il pneumatico dal cerchio della ruota)
Ø
01 camera d’aria di ricambio;
(ovviamente per sostituire
quella forato)
Ø
01 scatoletta di toppe per camera d’aria;
(servono per
rattoppare le forature)
Ø
01 tubetto di mastice a presa rapida;
(serve per
incollare la toppa alla camera d’aria)
Ø
01 quadretto di carta vetrata;
(serve per
raschiare la camera d’aria prima di applicare il mastice)
Ø
01 bomboletta di aria compressa;
(serve per
rigonfiare la camera d’aria al posto della pompa)
Ø
01 raccordo per bomboletta aria compressa;
(serve per
agganciare la bomboletta alla valvola della camera d’aria)
Ø
01 pompa tradizionale per il gonfiaggio a mano;
(serve al posto della
bomboletta per chi preferisce “l’olio di gomito”)
Ø
01 attrezzo multiuso;
(piccolo kit di chiavi che
serve per avvitare, svitare o altro all’occorrenza)
Fasi dell’operazione.
Come detto non si tratta di pianificare lo sbarco in
Normandia ma semplicemente di sostituire il pneumatico bucato con uno nuovo
oppure di rattopparlo.
La bici, di norma, è composta da due ruote,
comunque le operazioni che vado ad elencare si riferiscono alla ruota
posteriore poiché, per necessità e completezza, comprendono anche le operazioni
relative allo smontaggio e rimontaggio derivanti dalla presenza del pacco
pignone e del cambio/catena.
Un fai da te diviso in 19 punti riassuntivi
descritti e documentati visivamente.
Gomma a terra ! Dopo aver sprecato
inutilmente il tempo per le imprecazioni del caso ed aver constatato che a
nulla servono per rimediare al problema, armati del kit di cui sopra possiamo
procedere come segue:
1 – Catena
Posizionare la catena sul pignone più piccolo per
facilitare le operazioni di estrazione e del successivo reinserimento della
ruota, ovviamente questa operazione non serve se la foratura è nella ruota
anteriore e quindi priva del pignone.
2 - Freno
Sganciare il cavo del freno ed allontanare i pattini
freno il più possibile dal cerchio per evitare che tocchino la gomma quando si
estrae la ruota.
Per i fortunelli dotati di freno a disco
quest’ultima operazione non è necessaria.
3 – Sgancio
Sbloccare lo sgancio rapido che fissa la ruota al
telaio, per chi ne fosse sprovvisto tornerà utile l’attrezzo multiuso che (è
bene verificarlo al momento dell’acquisto) dovrebbe essere fornito di chiave
della misura giusta per allentare il bullone che fissa la ruota.
Sfilare la ruota cercando di fare attenzione a non
piegare il cambio o rompere la catena.
Nuovamente ovvio, questa operazione non serve se la
foratura è nella ruota anteriore e quindi priva del pignone.
4 – Sgonfiaggio.
A meno che la camera d’aria non sia già
completamente a terra, procedere allo sgonfiaggio completo utilizzando la
valvola apposita.
5 – Estrazione Pneumatico
Utilizzando gli estrattori (o cacciagomme) sfilare
il pneumatico dalla sua sede da un solo lato.
6 – Rimozione rondella della valvola.
Svitare la rondella che tiene fissata la valvola di
gonfiaggio/gonfiaggio e conservarla da parte.
La rondella serve per evitare che la camera d’aria
(quando gonfia) possa essere soggetta a spostamenti poichè causerebbe la
rottura della stessa ma dovendo rimuoverla poiché già forata ora ci sarebbe
d’intralcio.
Rimuovere la camera d’aria dalla sua sede sfilandola
completamente ed estraendola.
8 – Gonfiaggio camera d’aria forata.
Dopo averla estratta, con l’ausilio della pompa in
dotazione procedere a rigonfiare abbondantemente la camera d’aria forata.
Può sembrare un’assurdità eppure ha una funzione
utilissima poiché ci consente di verificare il punto esatto dove la foratura è
avvenuta (a meno che il foro non sia tanto grande da rendere la cosa palese
senza gonfiarla).
Rendersi conto di dove si trova il foro è vitale per
procedere all’operazione successiva.
9 – Cercare la “spina”.
Verificato l’entità del danno e soprattutto di dove
questo è avvenuto è vitale ricercare all’interno del pneumatico la presenza di
un eventuale intruso.
Piccoli chiodi, spille, spine di vario tipo, piccoli
pezzetti di vetro possono restare conficcati nel pneumatico e sono pronte a
“colpire” nuovamente e causare una nuova foratura e chi non ha provveduto a
fare questa ricerca si è amaramente pentito. !!!
10 – Raschiatura
Individuato il foro sulla camera d’aria, con la
carta vetrata sfregare per irruvidire la superficie dove si trova il foro in
modo che il mastice possa poi fare una maggiore presa.
La raschiatura dovrà essere di superficie maggiore
rispetto alla toppa da applicare.
Va da sé che chi ha una camera d’aria di ricambio
può anche evitare di applicare la toppa e riparare la camera d’aria e può
evitare i passaggi n.° 10 – 11 – 12.
11 – Mastice.
Su una superficie sufficientemente più grande della
toppa da applicare, stendere un velo di mastice facendo attenzione a non
toccarlo, il grasso delle mani può ridurne la capacità adesiva (specie con le
mani sporche del grasso di catena) e poi magari potremmo distrattamente
stropicciarci in volto per poi pentirci J.
Attendere che il mastice sia asciutto.
12 – La Toppa.
Posizionare la toppa e schiacciarla energicamente
contro la camera d’aria, usando magari una superficie d’appoggio (la pompa ad
esempio) spingendo particolarmente i bordi.
Rimuovere la pellicola trasparente delicatamente
verificando che la toppa resti attaccata alla camera d’aria.
prima di riposizionare in sede la camera d'aria riparata o la nuova camera d'aria sostitutiva, rigonfiare la camera d’aria leggermente (in modo che
non sia completamente sgonfia), questo consente una migliore gestione del riposizionamento in sede.
14 – Posizionamento camera.
Riposizionare la camera d’aria leggermente gonfiata
all’interno del pneumatico e del cerchio usando l’accorgimento di inserire per
prima cosa la valvola di gonfiaggio/sgonfiaggio nella sua sede e riavvitare la
vite alla valvola.
15 – Inserimento Pneumatico.
Con l’ausilio delle mani e (se necessario) con
l’estrattore (cacciagomme) reinserire il pneumatico nella sua sede all’interno
del cerchio.
16 – Gonfiaggio completo.
Rigonfiare completamente la camera d’aria
utilizzando la bomboletta d’aria compressa e l’apposito raccordo, oppure per
chi ne fosse sprovvisto la buona vecchia e fida pompa.
17 – Rimontare la ruota.
Riposizionare la ruota nella sua sede originale,
facendo attenzione al pignone ed alla posizione della catena (ovviamente questo
non serve per la ruota anteriore) e che la ruota sia ben centrata.
18 – Fissaggio.
Serrare lo sgancio rapido o riavvitare il bullone di
fissaggio.
19 – Non dimenticate il freno
Non dimenticare di fissare nuovamente il cavo del
freno !!
Magari prima di risalire, è opportuno fare un giro
di pedale per verificare che il cambio e la catena siano ben assestati.
La bici è pronta e quindi in sella.